Ci sono date che segnano la storia dell’umanità, eventi che cambiano il corso della storia lasciando dietro di sé sangue e tanto dolore. E il caso del G8 di Genova del luglio 2001. Una serie infinita di atrocità raccontata dai registi Franco Fracassi e Massimo Lauria nel loro documentario dal titolo The Summit – I tre  giorni della vergogna, presentato alla Berlinale 2012. Un sottotitolo quanto mai indovinato che riassume al meglio il sentimento provato dallo spettatore nel rivivere, attraverso immagini e testimonianze, una delle pagine più buie della nostra nazione. Un lavoro ideato con il preciso obiettivo di essere non solo un mero resoconto dei fatti avvenuti nelle strade del capoluogo ligure, ma anche una profonda  e dettagliata indagine su come si è arrivati a tale situazione.

La prima parte del documentario presenta una dettagliata ricostruzione giorno per giorno e, in alcuni  casi, minuto per minuto di ciò che accadde nei vari punti della città. Una serie di interviste, supportate da un montaggio incalzante e frenetico, che hanno il merito di riuscire a far immergere lo spettatore nel clima di tensione e paura provato dai manifestanti. Negli sguardi di ognuno di loro è ben visibile il segno indelebile di quei giorni e alcuni dei loro racconti rivelano particolari inquietanti e sintomatici del clima irreale di quei momenti da incubo. Esemplificativo, in tal senso, il racconto di una donna convinta di aver sentito da parte di un poliziotto un verso simile ad ruggito animalesco mentre la pestava barbaramente.

Una rabbia, una ferocia che non può essere frutto di un semplice sentimento di rivalsa delle forze dell’ordine ma deriva da un’organizzazione ben precisa e studiata nei mesi precedenti. Questo è il motore della seconda parte del documentario, dai contenuti  ancora più sconvolgenti, in cui i due registi intendono scoprire le motivazioni e i reali colpevoli di operazioni di polizia molto vicine ad azioni di guerra. Vengono ripercorse le tappe di avvicinamento al G8 come il consiglio d’Europa di Goteborg  e soprattutto, il Global forum sull’E-government di Napoli nei quali è possibile riscontrare da parte della polizia le stesse modalità di attacco. Quest’ultima viene ritenuta una sorta di prova generale di Genova con l’aggiunta  di un addestramento ad hoc e l’utilizzo di nuove armi. Una ricerca della verità che si focalizza sui due momenti culmine di quei  folli giorni: l’omicidio di Carlo Giuliani e il blitz alla scuola Diaz. Eventi di cui forse  non si scoprirà mai la verità e destinati a far tristemente compagnia agli altri misteri italiani.