Arti Visive

Sidney Nolan – Ned Kelly Series

Mariangela Sapere

La serie di dipinti conosciuta come “Ned Kelly Series” del pittore australiano Sydney Nolan è in mostra all’IMMA di Dublino

Ci sono autori che arrivano da lontano, irrompono nel presente attraverso finestre aperte su un mondo distante, con la capacità di portare l’altrove e il passato qui ed ora. Sidney Nolan (Melbourne 1917 – Londra 1992)  lo fa con quell’innocenza che si può riscontrare solo nel vero artista.

La serie di dipinti nota come “Ned Kelly series”, creata tra il 1946 e il 1947, è in mostra all’Imma (Irish Museum of Modern Art) di Dublino fino al 27 gennaio 2013. Ventisette tele, che raccontano la vita e le gesta del fuorilegge australo-irlandese Ned Kelly, che sul finire dell’Ottocento si ribellò, insieme al fratello e alla sua gang, contro le ingiustizie inflitte ai propri compaesani dalla polizia della colonia britannica di Victoria. Storie lontane che si dipanano sullo sfondo di un’Australia fatta di spazi liberi e sconfinati e cittadine di campagna che lo stesso Nolan definì “sonnolente, nebbiose, e polverose”, in cui l’ambiente pacifico è in netto contrasto con la violenza che vi si annida. Gli azzurri dei cieli, i verdi rugginosi dei campi, sono il background da cui emerge onnipresente, anche quando è fuori dalla scena, il mito di Ned Kelly, personaggio inconfondibile sempre nascosto dall’armatura nera e quadrata che lo caratterizza a livello iconografico e lo distingue da tutti gli altri umani.

I vari episodi riprodotti con accenti naïf non volevano essere, nelle intenzioni di Nolan, una cronistoria delle gesta di Kelly, ma il punto di partenza per riflessioni su temi universali come l’autorità, la morte, la violenza, l’ingiustizia, l’amore.  Il paesaggio australiano, fa da contrappunto ai personaggi che si schiacciano sul primo piano della scena, in maniera spudorata e bidimensionale, e non è mai un semplice scenario. I campi, i bivacchi fumosi, l’entroterra, il bush acquisiscono un proprio significato perché lì e non altrove sono accadute quelle cose, ed è proprio nel dialogo continuo tra i luoghi e i fatti che nasce il desiderio di Nolan di raccontarli. La peculiarità ambientale e rupestre è ben simboleggiata dal dipinto The alarm, nel quale un pavone assume il ruolo di cane da guardia denunciando con le sue grida la presenza di un poliziotto terrorizzato. Nell’opera intitolata Ned Kelly, il fuorilegge con l’immancabile armatura è ritratto a cavallo, di spalle, tra le mani ha il fucile ed è rivolto alla sua Australia: in questa tela il suo feeling con l’ambiente, la sua inclusione nello spazio, sono evidenziati da quel cielo che lo trapassa e attraverso l’apertura nell’armatura stessa arriva fino a noi.  Nolan ci narra le gesta del fuorilegge, fino al processo che sancisce la sua condanna a morte, rappresentato nel dipinto intitolato The trial, dove Kelly anche di fronte alla sentenza capitale non perde la sua ironica spavalderia e risponde al giudice che gli infligge la condanna: “Yes, I will meet you there!”, dove il “there” è l’altro mondo.

Nel 1961 Sidney Nolan dichiarò che gli ingredienti principali della serie su Kelly erano le parole di Kelly, la luce solare e Russeau, a sintetizzare l’unione tra la storia e il paesaggio australiani, e l’arte moderna europea. L’esecuzione dei dipinti, semplice e volutamente ingenua è una caratteristica di tutta la serie, ed è una qualità che Nolan aveva apprezzato nel pittore dell’avanguardia francese Henri Rousseau. La serie Ned Kelly è caratterizzata da uno stile diretto e intuitivo, da colori forti e decisi, linee semplici  e grossolane, e inevitabilmente l’inconfondibile forma nera di Kelly che in maniera costante si afferma nello spazio pittorico. La luce solare di cui parlava Nolan,  è quella che illumina il bush australiano e spinge a voler raccontare la storia di quei luoghi per comprenderli come se tutta l’opera partisse dal meccanismo di conferimento di senso tra storia e luogo.

Un’altra sezione della mostra espone 6 tele della serie “Wild Geese”che Nolan dipinse in Irlanda e che donò all’Imma nel 1991. Le tele di questa serie sono ispirate ai soldati irlandesi che avevano lasciato il paese dopo le guerre Jacobite del 1690, e a tutti gli altri esuli che sono seguiti. Prodotte negli anni Ottanta segnano un netto distacco rispetto ai lavori della Ned Kelly series: nella Wild Geese l’impasto dei colori compone volti densi e sofferenti, il landscape se c’è si fonde con i primissimi piani, il messaggio si fa più ermetico ed evocativo, le grosse linee e i colori si fondono nell’assenza di dettaglio che caratterizza queste tavole. Questa serie di opere testimonia i numerosi viaggi che Nolan intraprese verso l’Europa e ancor più lo stretto legame con l’Irlanda, patria dei suoi avi.

Il prossimo 20 novembre una delle opere che fanno parte della Ned Kelly series, intitolata Ned Kelly: Crossing the River sarà messa all’asta da Sotheby’s Melbourne in occasione  dell’evento “Important Australian & International Art”. Il valore del dipinto, del 1951, è stimato tra gli 800,000 e 1,200,000 dollari.



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