Libri

Vetrina. “Condominio R39”

Valentina Nencini

In una Milano cupa un piccolo condominio brucia seppellendo vite umane e segreti. L’esordio fulminante di Fabio Deotto è un romanzo di quelli che affascinano e colpiscono duro.

Condominio R39 è il romanzo d’esordio del brianzolo Fabio Deotto, poco più che trentenne, laureato in Biotecnologie e approdato al giornalismo scientifico e musicale prima di percorrere la strada della narrativa. Con questo romanzo Deotto si inserisce nel solco della tradizione del thriller e del noir scardinandola dall’interno: si nota infatti immediatamente un approccio inedito alla materia, anche se forte della consapevolezza di tradizioni consolidate.

Quello che ci regala lo scrittore è un microcosmo che diventa la ricostruzione accurata di un certo tipo di umanità. Un’umanità analizzata con la passione di un antropologo e la minuzia di un entomologo, in cui i fatti vengono alla luce progressivamente attraverso un alternarsi convincente di colpi di scena e disvelamenti, dove ogni cosa è sempre un po’ più complessa di ciò che sembra a prima vista e dove la soluzione completa arriverà solo nelle ultimissime pagine.

Un romanzo d’esordio che è esattamente quello che ci si aspetta da un’opera prima perché fin troppo carico di idee e di passione, come se l’urgenza dello scrivere fosse a stento trattenuta all’interno delle oltre 400 pagine del libro.  Ma la cosa certa è che Deotto sa scrivere. Il suo stile è accattivante ma senza essere ridondante, riesce a mantenere una certa compostezza di fondo. Immediato è il richiamo ad autori quali Niccolò Ammaniti e Giorgio Faletti, scrittori che, nelle loro opere migliori hanno saputo restituire in maniera estremamente personale la tradizione del grottesco e del thriller -generi abbastanza estranei alla nostra tradizione letteraria- senza però farne la fotocopia fedele dei loro riferimenti internazionali, in particolar modo americani.

Il ritratto dell’umanità che viene fuori dalle pagine del libro è decisamente impietoso nello scandagliare i recessi più oscuri dell’animo umano ma non si trasforma mai in un approccio cinico perché si preoccupa di ricercare il buono anche laddove sembra esserci solo il marcio e, alla fine, apre alla speranza. Non è facile scrivere un romanzo corale in cui i personaggi sono così tanti e dare eguale risalto a tutti, rendendoli comunque in maniera efficace anche quando sono solo comprimari. E a Deotto questa innegabile capacità va riconosciuta, ed è rarissimo trovarla in un esordiente. È per questo che Condominio R39 merita sicuramente una lettura: per abbandonarsi alla narrazione ed affezionarsi ai personaggi che vediamo in azione tra le sue pagine, odiarli persino in alcuni casi, ma, soprattutto, volere loro un po’ di bene.


  • Genere: Romanzo

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