Lo Scaffale. “Malacqua”
Torna nelle librerie dopo un quarto di secolo un libro cult che ci narra di “Quattro giorni di Pioggia nella città di Napoli in attesa che si verifichi un Accadimento straordinario”.
Quattro giorni in cui accade tutto e non accade nulla, quattro giorni di pioggia battente nella città di Napoli. Una pioggia che lascia presagire, e forse da più parti anche sperare, il verificarsi di un accadimento straordinario.
Malacqua di Nicola Pugliese è un romanzo corale, difficile individuare un protagonista che non sia la città di Napoli. L’acqua cade dal cielo in una maniera che sembra eterna, immutata e immutabile. Gli occhi della gente si volgono in alto o al velo grigio dietro le finestre, mentre la città sembra accasciarsi su se stessa. La “malacqua” che cade incessante sembra modificare le prospettive: accadimenti tragici eppur normali – una voragine si apre sulla strada inghiottendo vetture e persone, un palazzo crolla uccidendo un’intera famiglia – vengono letti in una chiave fatalista: se continua a piovere, si pensa qua e là, bisogna aspettarsi qualunque cosa. Qualcosa di grosso deve per forza succedere, quasi per conferire un senso a tutto.
Agli eventi “ordinari”, agli allagamenti, ai bus che non passano, si intrecciano alcuni eventi straordinari. Una bambola che urla sulla città viene ritrovata nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino e il 25 ottobre, il terzo giorno di pioggia, le monetine da 5 lire cominciano a suonare musiche e melodie tra le mani e per le orecchie delle ragazzine.
E la memoria collettiva va ad un presagio che si era avuto poco più di tre mesi prima, il 5 di agosto, quando il mare lentamente aveva deciso di risalire verso la città e andare a bagnare i bassi dei quartieri.
Pubblicato per la prima volta nel 1977 da Einaudi, Malacqua che è diventato negli anni un libro cult quasi introvabile e mai ripubblicato per volontà precisa dell’autore, finalmente è tornato nelle librerie per i tipi dell’editore napoletano Tullio Pironti. Il romanzo ha il pregio di creare un’immagine di Napoli diversa da quella a cui siamo abituati, ma al tempo stesso molto vera. Sopra lo strato grigio e cupo della città bagnata, Pugliese ne ha saputo stendere uno che richiama per certi versi il sentore e il carattere magico-realista della Macondo di Màrquez.
In quei quattro giorni Napoli, spogliata da ogni cliché, diventa un luogo di riflessione: la pioggia fa da specchio ai pensieri, mette davanti a una sensazione di caducità che spinge i personaggi che incontriamo qua e là a redigere bilanci, tirare somme, prendere decisioni.
Lo scrittura di Pugliese è quasi ininterrotta come il cadere ubiquo e incessante della pioggia: le parole sono centinaia di gocce che cadono una dopo l’altra eppure insieme, creando storie che coesistono e si bagnano in una stessa acqua, un destino individuale ma comune.
Malacqua è un libro da leggere senza fretta, possibilmente nelle piovose giornate autunnali, per sentire sulla pelle il mood che ne impregna ogni pagina.
- Genere: Romanzo