Vetrina. “Stella distante”
La riedizione, per Adelphi, dell’intenso romanzo di Roberto Bolaño
Pesa, Stella distante, romanzo breve del famoso scrittore cileno Roberto Bolaño ripubblicato a gennaio da Adelphi. E certamente non per il numero di pagine, né tanto meno per lo stile di scrittura.
A pesare sono i temi narrati, ricordi di un Cile sorpreso dalla violenza ottusa del golpe, dalla crudeltà cieca del potere che schiaccia con i suoi cingolati i sogni di intere generazioni, ridotte a polveri di stelle distanti che nessuno si cura di veder cadere.
Il romanzo però è tutt’altro che una mera cronaca di quei giorni bui del ’73: la morte di Salvador Allende e gli orrori della dittatura militare del generale Augusto Pinochet fanno in realtà da sfondo oscuro e distorto a un altrettanto oscuro e complesso gioco di scatole cinesi in cui la trama si dilata, si attorciglia in digressioni, si spezza per ricomporsi confusamente più avanti per poi nuovamente frammentarsi, in un cammino di lettura polisemantico e sorprendente.
A tenere uniti i pezzi del mosaico vi è il tentativo di ricostruzione, da parte del narratore/alter-ego dell’autore, della vita e delle tracce di Carlos Wieder, figura intermittente e diabolica dalle molteplici identità: prima poeta timido e ammirato dalle donne, poi pilota spericolato osannato dal regime che scrive versi in cielo con il fumo dell’aereo, poi ancora autore di macabre fotografie di corpi di donne sventrate (le stesse donne conquistate in precedenza), scrittore di poesie d’avanguardia su riviste minori, ideatore di wargame negli Stati Uniti, operatore di snuff movie e chissà cos’altro. Ma Carlos Wieder è e resterà un’ombra, emblema dell’impossibilità del raggiungimento della verità, incarnazione delle declinazioni del Male, degli incubi collettivi che ritornano continuamente sotto altre forme, con una forza direttamente proporzionale alla volontà di cancellarli, di dimenticarli.
A rendere pesante, e prezioso, questo romanzo breve è in definitiva la maestria di Bolaño che attraverso uno stile semplice, malinconico e distaccato, riesce a scandagliare tematiche complesse come il ruolo della letteratura nella Storia, la condizione di scrittore-esule (quale fu lui stesso), le diverse declinazioni della poesia e soprattutto la condizione umana, misera e grandiosa insieme. Quella Stella distante allora, più che Carlos Wieder, più ancora che il Cile, sembra essere proprio la verità, così simile a quei versi scritti nel cielo e in un attimo svaniti.
- Genere: Narrativa straniera
- Altro: Traduzione di Barbara Bertoni