Libri Come – Un primo riepilogo
Gli eventi principali della terza giornata della Festa del libro e della lettura
Grande affluenza alla terza giornata della “Festa del libro e della lettura” presso l’Auditorium della musica di Roma. La manifestazione, dedicata al rapporto diretto dei lettori con gli autori, è entrata nel vivo. La programmazione di “Libri Come” si è intensificata nella giornata di sabato, ma non finisce qui: infatti alla serata conclusiva della rassegna si aggiunge un evento a sorpresa, la presenza di Edgar Morin, il noto filosofo francese, accompagnato dal collega Mario Ceruti.
Gli eventi del 16 Marzo sono risultati emotivamente intensi, come nel caso dell’omaggio dedicato ad Antonio Tabucchi, sia riflessivi e logici in occasione della lezione del filosofo Massimo Cacciari sul potere. Non manca un’amara irriverenza con Dario Vergassola e Roberto Ippolito nel commentare gli investimenti destinati alla cultura e all’istruzione in Italia.
La mattinata è stata l’occasione in cui, a un anno dalla sua scomparsa, il mondo della cultura ha reso omaggio a Antonio Tabucchi. Andrea Bajani, Paolo Di Paolo, Paolo Mauri, Romana Petri raccontano una serie di esperienze condivise con uno degli scrittori più importanti del ventesimo secolo. Gli episodi narrati tracciano un profilo di Tabucchi in cui la vita è la scrittura: un ingombro letterario che caratterizza il suo stare al mondo. Per l’occasione Feltrinelli ha annunciato la pubblicazione di una raccolta di saggi, testimonianze e recensioni dell’autore.
Ai garage dell’Auditorium, riallestiti magnificamente in occasione della fiera, nel primo pomeriggio viene presentato il libro di Roberto Ippolito: Ignoranti, testo edito da Chiarelettere, che sottolinea l’aggressione perpetrata all’istruzione e il ruolo defilato della cultura in Italia. Un’inchiesta, attraverso fonti e dati autorevoli, sulle conseguenze del ruolo secondario affidato alla cultura in Italia. Non passano in secondo piano i dati relativi all’investimento nell’Università, al crollo del numero di iscritti negli atenei, ai fondi sottratti al diritto allo studio. Mauro Ippolito ha raccolto una serie di “strafalcioni” di noti esponenti della politica italiana ed offrendo un assist ad un ospite d’eccezione come Dario Vergassola, che diverte il pubblico con il suo humor mai banale.
Nella seconda parte del pomeriggio una Sala Petrassi gremita diventa l’aula per la lezione di Massimo Cacciari. “Come il potere: San Paolo e il Principe” è il titolo dell’incontro in cui il filosofo mostra le contraddizioni presenti nel rapporto fra potere politico e potere religioso. Dai testi esegetici di San Paolo al Principe di Machiavelli emerge una chiave di lettura nei confronti del potere secondo cui nella contraddizione detenuta sia dal potere politico che da quello spirituale c’è, da parte di entrambi, un ruolo di contenimento del male nel mondo. Questo però, secondo diversi testi dei fondatori del pensiero cristiano, è un ruolo intermedio prima della conquista del potere da parte dell’Anticristo il quale ingaggerà una lotta finale con il Signore che lo sconfiggerà. Un testo complesso in cui la figura dell’Anticristo non è generatrice di caos ma di un nuovo ordine, definibile da una moltitudine e non da una singola persona. L’Anticristo può affermarsi quando i due poteri fondamentali non prevedono il futuro ma restano schiacciati nel presente immanente. Per Cacciari, quindi, il pensiero cristiano e quello machiavellico si adattano perfettamente al tempo presente, anzi, oggi ci troviamo a vivere il culmine di questo dramma.