Libri

SuperMondello 2012: potere ai lettori

Mariangela Sapere

Un approfondimento del SuperMondello 2012, prestigioso premio letterario italiano, attraverso i suoi candidati e la speciale giuria che li valuterà

È fissata per il 30 novembre la cerimonia del SuperMondello 2012, premio che sarà assegnato da una giuria di lettori “forti” a uno tra i tre vincitori per l’Opera italiana, edizione 2012, del Premio Letterario Internazionale Mondello. I finalisti di quest’anno sono Edoardo Albinati con Vita e morte di un ingegnere (Mondadori), Paolo Di Paolo con Dove eravate tutti (Feltrinelli) e Davide Orecchio con Città distrutte (Gaffi).

In Vita e morte di un ingegnere Albinati narra l’esperienza privata e dolorosa della perdita del padre, e il percorso di vita di un uomo nell’Italia del boom economico. Ai margini della pagine resta sospesa una domanda: cosa resta di un padre quando smette di essere il mito della nostra infanzia e diventa un comune mortale?  In uno stile un po’ ridondante, l’autore tratteggia l’idea del genitore attraverso dei flash, delle immagini, un pacchetto di sigarette, una frase, un episodio, mettendo  insieme i tratti di una personalità di difficile interpretazione. La vita, la morte e in mezzo la malattia e le trasformazioni che questa impone a un uomo apparentemente instancabile, sullo sfondo di una Italia in cui ancora aveva un senso chiaro e ben definito il ruolo del capofamiglia. Albinati descrive con precisione i cambiamenti fisici e le cadute mentali che condizionano e cambiano il rapporto generazionale, costringendolo a una virata in cui i ruoli prefissati si invertono, e i protagonisti della vicenda, il padre e il figlio, si scambiano di posto nell’elargimento delle cure e nelle assunzioni di responsabilità, dividendosi le sofferenze.

Con Paolo di Paolo si passa dall’Italia del boom economico a quella del declino. Dove eravate tutti è una foto, scattata un po’ troppo da vicino, dell’ultimo ventennio di politica italiana, così come può essere vissuto e descritto dall’interno, senza una percezione netta e precisa di ciò che sta accadendo e di ciò che accadrà. La discesa in campo di Silvio Berlusconi è uno degli eventi che puntellano l’adolescenza di Italo, la cui vita familiare è scossa da un colpo di testa del padre, professore in pensione, che in un impeto di rabbia investe un ex studente. Il disfacimento politico degli anni del berlusconismo si accompagna al disfacimento della routine familiare del protagonista, ma è al declino pubblico e civile che si riferisce la domanda del titolo, un interrogativo posto dalle giovani generazioni a quelle dei loro padri: dove eravate mentre tutto questo stava accadendo? Un senso di impotente accettazione dell’inevitabile degrado della cosa pubblica accompagna Italo nel tentativo di ricucire i fili che tengono insieme la sua sfera privata, l’unica sulla quale sente di poter ancora agire in maniera attiva.

In Città distrutte, esordio narrativo di Davide Orecchio, l’autore mescola il genere biografico alla finzione elaborando sei biografie infedeli, basate su fonti edite, materiali d’archivio, documenti che a un certo punto cedono il passo all’invenzione. Personaggi sconosciuti ma allo stesso tempo esistiti in dieci, cento, mille vite diverse, attraverso le quali parole come guerra, desaparecidos, fascismo, comunismo, esilio, smettono di essere concetti lontani e acquisiscono forma e consistenza umane, indossano abiti veri, si cibano di poveri pasti, scrivono lunghe lettere, aspettano risposte, superano inverni, coltivano sogni, amori, disillusioni. I personaggi di Davide Orecchio posseggono la capacità di passare senza fatica dal piano dell’invenzione a quello della memoria collettiva, hanno nomi così plausibili da richiamare falsi ricordi. Betta Rauch, Eschilo Licursi, Pietro Migliorisi, Kauder, tra l’Ottocento e il Novecento, vivono vite i cui racconti sono capaci di allargare un buco nel passato e lasciarlo fuoriuscire nel presente come se fosse un’esigenza imprescindibile.

L’assegnazione del SuperMondello avviene sulla base dei voti che sono stati espressi on–line entro il 15 settembre da una giuria di 240 lettori selezionati direttamente da 24 librerie dislocate su tutto il territorio nazionale. Questa scelta  risponde alla volontà degli  organizzatori di voler trasformare il premio, nato nel 1975,  in un’iniziativa culturale nella quale i lettori possano avere realmente un ruolo da protagonisti. Dal 2008 al Mondello è affiancato il Mondello Giovani, che mira ad avvicinare le nuove generazioni alla lettura e alla letteratura proponendo loro un ruolo attivo. Nello specifico gli studenti delle scuole secondarie siciliane saranno premianti e premiati: sempre il 30 novembre infatti,  sono chiamati a decretare il vincitore della sezione Premio Mondello Giovani; inoltre, tre di loro riceveranno il Premio alla migliore motivazione espressa nel corso delle votazioni.



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