Cinema

Tyrannosaur

Fausto Vernazzani

Uscito sedendo sull’alloro dal Sundance, il lungometraggio d’esordio dell’attore e sceneggiatore Paddy Considine è il chiaro risultato filmico di una mente che non ragiona per immagini.

Non una star internazionale, una (semi)celebrità in patria, questo è Paddy Considine, attore inglese nato sotto l’egida del regista e compatriota Shane Meadows con cui ha spesso collaborato in più vesti. Anni fa però decise di darsi a qualcosa di nuovo: la regia di un cortometraggio. Dog Altogether diceva il padre quando le cose andavano male, ma il figlio Paddy ha saputo girare la frittata e trarre da quell’espressione un corto vincitore di BAFTA, Leoni d’Argento e non solo: l’attenzione dei produttori. Era il momento di pensare più in grande, perciò dai cani si è passati al Tyrannosaur dei 91 minuti del lungometraggio ora disponibile (finalmente) in Italia grazie a MyMovies Live.

Un’attesa lunga per un candidato al Gran Premio della Giuria del Sundance, un’attesa per un passeggero che ci aspettava sarebbe stato ben diverso una volta sceso dal treno. Il paesaggio arido delle Midlands è calcato dal passo irregolare dell’ubriaco Joseph, vedovo ed incapace di controllare la sua rabbia, che un giorno incontra Hannah, proprietaria di un negozio di beneficenza. I due saranno destinati a cambiare l’uno la vita dell’altro in un susseguirsi d’incidenti e sofferenze esposte da una mano non troppo esperta volta ad un esibizionismo inefficace. Al di là della bravura dei due interpreti Peter Mullan ed Olivia Colman, immersi nel personaggio come solo la scuola inglese sa fare, e al perfetto, ma secondario, Eddie Marsan, l’intera ora e mezza di pellicola si perde come il colore dell’ottima fotografia di Erik Wilson.

Chi troppo vuole nulla stringe” è un detto che calza alla perfezione sulle intenzioni di Considine, il cui mestiere non è sicuramente quello del regista, colpevole di aver perso per strada la lucidità e la fluidità che ogni prodotto filmico dovrebbe possedere, rovinando le potenzialità di un film pensato male in immagini. Al tic segue il tac e le sorprese del film sono rivelate dallo stesso susseguirsi delle azioni, riprese con ridondanza e mancata cura della composizione dell’inquadratura, spesso persa in brutte dissolvenze e rozzi stacchi di montaggio dell’editor Pia Di Ciaula. E’ una costante idea di forzatura che accompagna lo spettatore per tutta la durata, invogliato da una storia a tratti intrigante, ma dalla resa incatenata a dei concetti più vicini alla scrittura che alla regia di un film.


Dettagli

  • Titolo originale: Tyrannosaur
  • Regia: Paddy Considine
  • Altro: Sceneggiatura: Paddy Considine Fotografia: Erik Wilson Musiche: Dan Baker, Chris Baldwin Cast: Peter Mullan, Olivia Colman, Eddie Marsan

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