Dalla mente del produttore e autore Seth Rogen (Facciamola finita, Cattivi vicini) arriva nelle sale italiane il film animato Sausage Party (Vita segreta di una salsiccia), diretto dalla coppia Greg Tiernan/Conrad Vernon e tutt’altro che adatto ai più piccoli; per la presenza di espliciti riferimenti sessuali e di linguaggio scurrile, infatti, la visione del film è vietata ai minori di 14 anni non accompagnati.

La folle storia del wurstel Frank (la cui voce originale è di Rogen) inizia in un comune supermercato americano alla vigilia del 4 Luglio, la festa per eccellenza in cui gli umani, considerati “dei” dai prodotti alimentari, sceglieranno i più fortunati tra panini, salsicce, verdure e prodotti da barbecue per prendersene cura e portarli nel “grande aldilà”, ovvero fuori dal supermercato. Un’amara scoperta attende però Frank e i suoi compagni: non c’è nessun “grande aldilà”, e gli umani uccidono i prodotti alimentari per mangiarli. La ribellione dell’intero supermercato è pronta a scoppiare.

Demenziale, sfacciatamente irriverente, talvolta violento, Sausage Party non può che lasciare sorpresi in un modo o nell’altro. Con una storia d’amore tra un wurstel (Frank) e un panino da hotdog (Brenda/Kristen Wiig) – naturalmente destinati a stare insieme – è evidente che non c’è spazio per fraintendimenti e sottintesi, di conseguenza appaiono da subito chiare le intenzioni della taco messicana Teresa (che ha la voce di Salma Hayek) nei riguardi della fragrante Brenda, o le allusioni alle 40 bottiglie di olio extravergine fatte dal pane arabo Lavash.

Non mancano battute offensive, come quelle sul tema del conflitto arabo-israeliano o sulla sessualità femminile. Un tipo di comicità che può non piacere, ma che rispecchia in pieno lo stile degli ideatori tra i quali figura anche Jonah Hill, già storico partner di Rogen prima del successo come attore di tutto rispetto.

In mancanza di un messaggio morale, resta comunque da apprezzare l’intento di sdoganare argomenti tabù, di parlare e mostrare esplicitamente pratiche sociali (come l’uso delle droghe chimiche) e sessuali non convenzionali, di portare l’irriverenza ai massimi livelli, per di più in un “cartone animato”, come il film stesso si autodefinisce.

Bellissime le animazioni, che accompagnano in tutto e per tutto la caratterizzazione di ciascun prodotto/personaggio, e in particolare quelle delle scene maggiormente movimentate all’interno del supermercato, ambientazione già di per se ideale per un’orgia di forme e colori diversi. E, nel caso non fosse ancora chiaro, non solo di quelli.