Cinema

Mr. Cobbler e la bottega magica

Valentina Esposito

Il premiato regista del Caso Spotlight si affida ad Adam Sandler, per un film che prova a mescolare quotidiano e magia.

L’arrivo della stagione estiva in ambito cinematografico si apre sempre all’insegna del brivido: non solo per la valanga, appunto, di pellicole all’insegna del brivido ma una lunga lista di film che cercano di intrattenere il pubblico tra un weekend e l’altro, senza sporcarsi troppo. Ecco, Mr Cobbler e la bottega magica, si presenta proprio così: una pellicola senza infamia e senza lode, che quando sta sul punto di piacere allo spettatore si rivela essere un’accozzaglia di idee, pure interessanti, che non riescono a prendere forma.

Max Simkin/Adam Sandler è un calzolaio che gestisce un negozio di famiglia in pianta stabile da quattro generazione nel Lower East Side newyorchese. La sua vita scorre in maniera forse fin troppo tranquilla: ci sa fare con le scarpe ma non tanto con il sesso femminile, se non con l’amatissima madre, e qualche difficoltà la porta avanti anche con se stesso se ancora non è capace di capire se la sua attività è proprio ciò che gli si addice. A prendersi cura di lui, nel tentativo di sciogliere i suoi dubbi ed incoraggiarlo a prendere in mano la sua vita c’è il vicino di negozio, il barbiere Jimmy/Steve Buscemi. A scuotere la sua comoda vita da casa e bottega ci pensa la scoperta di una macchina “magica” per cucire le scarpe: basta riparare una scarpa, e in un batter d’occhio ci si ritrova nei panni del proprietario. Per Max allora inizia un’irresistibile gioco che potrà avvicinarlo a se stesso pur di quanto immagina.

In The Cobbler le intenzioni di McCarthy si discostano molto da quelle mostrate nel suo successivo film da premio Oscar, Il caso Spotlight: non c’è aria di indagine, se non un timido interesse verso i problemi che animano la vita urbana del Lower East Side, ma la voglia di raccontare una storia che, come accade per molti film del genere, saprà piacere allo spettatore magari anche in maniera un po’ ruffiana. E uno dei punti di forza del film poteva essere proprio quello di non incastonarsi in un genere preciso, ma anche di giocare attraverso più generi, e sfruttare di più un Adam Sandler che lascia presagire delle buone doti anche da attore non necessariamente comico.

Pur trattandosi di una pellicola che sceglie una fotografia delicata e fredda, “favolizzando”  l’atmosfera, il ritmo troppo lento non aiuta a generare nello spettatore un’attenzione che dovrebbe essere tesa continuamente al palesarsi del colpo di scena. Ci si ritrova così sospesi tra noia e stupore ad intermittenza, incapaci di comprendere fino in fondo cosa ci resti della storia di questo magico calzolaio, se non un classico lieto fine da non troppi fuochi d’artificio.


Dettagli

  • Titolo originale: The Cobbler
  • Regia: Tom McCarthy
  • Anno di Uscita: 2014
  • Genere: Commedia
  • Fotografia: Mott Hupfel
  • Musiche: John Debney, Nick Urata
  • Costumi: Melissa Toth
  • Produzione: USA
  • Cast: Adam Sandler, Cliff Smith, Ellen Barkin, Melonie Diaz, Dustin Hoffman, Steve Buscemi
  • Sceneggiatura: Tom McCarthy, Paul Sado

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti