Il primo amore, anche in ambito cinematografico, non si scorda mai: un adagio banale e scontato, ma quanto mai adatto a descrivere l’attrazione del regista Shane Black verso i buddy cop film, filone del genere action/poliziesco che, sviluppatosi a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, prevedeva una buffa coppia di detective diversi fra loro alle prese con ingarbugliati casi da risolvere. Dopo aver contribuito all’esplosione di tale genere con lo script dei primi due Arma letale e L’ultimo boyscout, il regista di Iron Man 3 torna alle origini con The Nice Guys, una commedia scoppiettante e capace di immergere lo spettatore all’interno di ambientazioni e di un’epoca, la Los Angeles degli anni Settanta, sempre affascinante e molto libertina e alla moda.

Los Angeles, 1977. Jackson Haley (Russell Crowe) è un investigatore privato che si guadagna da vivere pestando, per conto delle ragazzine della zona, gli ammiratori più insistenti e invadenti; Holland March (Ryan Gosling) è un imbranatissimo investigatore privato assoldato da un’anziana signora perché indaghi sulla scomparsa della sua nipotina, conosciuta nel mondo del cinema a luci rosse come Misty Mountains. I due si incontrano lavorando intorno a questo caso dai diversi aspetti controversi che nascondono una rete criminale molto ampia e pericolosa.

The Nice Guys è un film davvero ben riuscito, divertente e del quale si può dire tutto il bene di questo mondo, e su questo non ci piove. Tuttavia il vero fulcro del film, nonché autentico punto di forza è la coppia di protagonisti, interpretati da Russell Crowe e Ryan Gosling le cui caratteristiche fisiche e recitative vengono sfruttate al meglio. Il personaggio di Jackson è, infatti, il classico detective dai modi sbrigativi, un tipo violento che gioca a fare il duro e poco riflessivo; a fargli da contraltare c’è Holland i cui metodi sono diametralmente opposti e si basano su una maggiore riflessività che però lo porta sempre a cacciarsi nei guai e situazioni alquanto imbarazzanti. Da un simile abbinamento di personaggi non potevano non derivare sketch esilaranti che hanno il merito di non essere mai volgari e dozzinali e, soprattutto, di incastonarsi sempre a meraviglia all’interno di un plot dai ritmi pimpanti e con pochissimi cali di tensione. Le prove attoriali delle due star del film sono di assoluto spessore, con un Gosling efficace nella sua ormai atavica mono espressività, e nel cast spicca la giovanissima e talentuosa Angourie Rice nei panni di una ragazzina che funge da ottima spalla comica dei protagonisti.