Benvenuti… ma non troppo
Alexandra Leclère mette in scena l’ennesima satira sul francese medio, stavolta scendendo ben sotto l’alta media dei suoi colleghi.
La quantità di commedie sfornate ogni anno dai nostri cugini francesi sta diventando sempre più consistente e, soprattutto, accompagnata da una qualità media piuttosto alta che rende questa invasione più che piacevole, oltre che un’occasione per noi italiani per apprendere nuovi modi per far ridere. A rafforzare, anche se solo in parte, tale concetto è Benvenuti… ma non troppo della regista Alexandra Leclère, film che non si pone come una semplice commedia, quanto piuttosto come una satira tagliente sulle classi sociali francesi e sul loro modo di vivere temi scottanti quali la crisi economica, il problema del lavoro e l’integrazione culturale. Peccato che questa volta il giochetto non riesca alla perfezione e non tutti gli ingranaggi funzionano del migliore dei modi, con la conseguenza di una pellicola fiacca e sbiadita.
Il rigido inverno parigino è movimentato da numerose manifestazioni organizzate dalla sinistra a favore di coloro che non hanno una casa in cui stare. Il governo francese decide così di risolvere la questione imponendo a chi ha una casa superiore ai 100 metri quadrati di ospitare i senza tetto durante il periodo di freddo massimo. Una soluzione che porterà lo scompiglio all’interno delle famiglie Dubreuil e Bretzel, rispettivamente di destra e di sinistra.
Qual è la caratteristica che eleva la commedia francese a modello da seguire? La risposta è facile e va rintracciata nella quasi totale mancanza di moralismo e ipocrisia con cui poter tratteggiare personaggi che tirano fuori il peggio del francese medio, la sua cattiveria, la difficoltà nell’accettare il diverso. Operazione che anche in questo lavoro della Leclère riesce a meraviglia, servendosi di un insieme di personaggi macchiettistici che reggono benissimo la scena, interpretati un cast di caratteristi composto dai bravissimi Karin Viard, Didier Bourdon, Valérie Bonneton, Michel Vuillermoz, Sandra Zidani. La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista, segue alla perfezione le dinamiche familiari e le evoluzioni di ogni componente sempre in maniera equilibrata, senza che nessuno prenda il sopravvento sull’altro.
I grandi problemi sorgono nel momento in cui il plot si riduce ad una serie di sketch di stampo teatrale che rendono il tutto troppo statico e fanno sì che i ritmi diventino eccessivamente lenti. La logica conseguenza è che la visione, specie nell’ultima mezz’ora, risulta faticosa con un intreccio reso via via sempre più prevedibile e scontato e incanalato verso un buonismo poco in linea con le premesse del film. Benvenuti… ma non troppo risulta quindi un’occasione gettata alle ortiche, nonostante qualche spunto degno di nota.
Dettagli
- Titolo originale: Le grand partage
- Regia: Alexandra Leclère
- Anno di Uscita: 2015
- Genere: Commedia
- Fotografia: Jean-Marc Fabre
- Musiche: Philippe Rombi
- Costumi: Eric Perron
- Produzione: Francia
- Cast: Karin Viard, Didier Bourdon, Valérie Bonneton, Michel Vuillermoz, Josiane Balasko
- Sceneggiatura: Alexandra Leclère