In Sala. Mister Chocolat
Omar Sy torna al cinema e ripercorre le orme del primo clown nero francese, in una storia di riscatto e successo.
Storia del primo clown francese nero, Mister Chocolat si conquista meritatamente un posto di rilievo nella galleria di biopic “alla francese” con un’accurata fotografia, scenografia e ambientazione storica che diventano, grazie ad una regia essenziale, parte integrante della sceneggiatura e non mero abbellimento.
Chocolat (Omar Sy) diventa clown per caso: prima ancora infatti di calcare il terreno di un tendone da circo e di arrivare ai grandi palchi, la sua vita sembra essere segnata dalla condizione di essere nato figlio di schiavi. È il già instradato Footit (James Thierrée) che grazie ad un incontro fortuito decide di farne la sua spalla, trasformandolo così in Chocolat: è un passo importante perché grazie al duo composto e al successo riscosso che li porterà a conquistare i palchi più prestigiosi di Parigi, il clown nero cambierà per sempre la Storia. Non solo quella del mondo circense e teatrale, ma anche quella di chi è nato meno fortunato come lui.
La pellicola di Roschdy Zem si rivela un biopic composto da molteplici tasselli che non si limitano a raccontare una storia, quella del clown Rafael Padilla, ma di leggerla nel cuore del tempo della Belle Époque che, dietro i lustrini, il lusso e la raffinata cultura, impolvera contraddizioni. Parlando di un nero che conquista la fama, che riesce a ritagliarsi uno spazio nel mondo, è inevitabile non scontrarsi con la questione del colonialismo francese, ma la grande capacità del regista francese è di presentarla come un limite, un ostacolo che l’umiltà e la caparbietà possono superare. A riguardo, forte è infatti la contrapposizione tra i due artisti circensi francesi, il bianco e il nero, che nella finzione riescono a fare faville ma che nella realtà rischiano costantemente la crisi “di coppia” per divergenze esistenziali. Il film quindi riesce a superare il rischio di essere facilmente etichettato e ridotto ad una pellicola incentrata sulla discriminazione razziale. In Chocolat la storia dello spettacolo, che si sofferma anche su questo forte e ancora sconosciuto legame tra il clown e l’attore,e di un paese e la Storia riescono armoniosamente a legarsi tra loro.
Non passa inosservato e si consacra stella del cinema francese Omar Sy, che dopo il successo di Quasi Amici ancora una volta si supera nella sua prova d’attore: riesce in maniera assolutamente coerente e credibile a toccare le corde di crescita del suo Chocolat, dalla giovinezza alla vecchiaia, dalla clownerie ad un originale e moderno Otello pronto a calcare le scene in cerca di riscatto.
Dettagli
- Titolo originale: Chocolat
- Regia: Roschdy Zem
- Fotografia: Thomas Letellier
- Musiche: Gabriel Yared
- Cast: Omar Sy, James Thierre, Olivier Gourmet, Clotilde Hesme
- Sceneggiatura: Cyril Gely