Cinema

In Sala. Tiramisù

Cristina Lucarelli

Esordio cinematografico per Fabio De Luigi, al suo primo lungometraggio come regista, soggettista e sceneggiatore. Commedia dolcemente ambiziosa, ma dal risultato mediocre.

 

Esordisce dietro la macchina da presa Fabio De Luigi, con uno script tutto suo e fatto appositamente per se stesso: Tiramisù. Nonostante il dolce titolo, quella che doveva essere una commedia ambiziosa si dispiega sulle ali della mediocrità con evidenti falle in sceneggiatura. Scostandosi dal suo personaggio tipico, l’impacciato a cui ci ha abituato per tanto tempo, De Luigi prova a cambiare rotta e veste i panni dell’informatore sanitario Antonio. Gentile, di poche pretese e senza passioni, sposato con la bella, decisa e interessante Aurora (Vittoria Puccini), maestra elementare e cuoca provetta, capace di preparare il miglior tiramisù che ci sia. Ed è proprio il famoso dessert a diventare il focus della storia, tra frustrazione, scommesse milionarie e gente senza scrupoli, fino a quando sarà Aurora a mettere Antonio di fronte a un’ardua scelta…

Un canovaccio all’italiana per De Luigi – nato dalla scuderia Gialappa’s Band e che oramai vanta un ventennio di comica carriera – che non decolla mai e che spesso appare allo stato “brado”. Un film imperfetto dall’inizio alla fine, a partire dal cast discutibile: per un De Luigi almeno dignitoso, c’è un insopportabile Angelo Duro, al limite del macchiettistico, odioso e forzato. Per una Aurora abbastanza credibile, c’è un Pippo Franco di cui non si può dire lo stesso nelle vesti di un vecchio pediatra. Ma questi sono solo dettagli. La sceneggiatura di per sé è grezza, sovrabbondante di cliché: dalla seducente collega, alla trasformazione del protagonista da gentile e spiantato a cinico e arrogante, fino all’amico depresso.

Tiramisù manca di una direzione certa e l’unica mano del suo creatore non è sufficiente a indicargli correttamente la strada; si spegne senza risolversi, tra inquadrature insignificanti, indubbio grottesco, perdendosi nonostante qualche idea di fondo ci fosse stata. La storia parallela di passione, la società denunciata e denunciabile, l’annichilimento dell’essere umano pronto a tradire se stesso per il successo: un mix trascinato in maniera per niente fluida, e messo in scena da personaggi solo abbozzati più che ben caratterizzati, la spinta motoria “a tutta prevedibilità”, dove si avverte la mancanza del controcanto emotivo richiesto da un plot del genere. Eppur doveva essere zuccherino questo Tiramisù, ma il titolo è davvero fuorviante per un’opera che non lascia altro che l’amaro in bocca.


Dettagli

  • Titolo originale: Tiramisù
  • Regia: Fabio De Luigi
  • Genere: Commedia
  • Fotografia: Federico Masiero
  • Musiche: Andrea Farri
  • Cast: Fabio De Luigi, Angelo Duro, Vittoria Puccini, Giulia Bevilacqua, Pippo Franco, Giovanni Esposito, Orso Maria Guerrini, Nicola Pistoia, Alberto Farina
  • Sceneggiatura: Fabio De Luigi

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