Continua a sformare sogni in computer grafica la Walt Disney Animation Studios, grazie ai registi Byron Howard e Rich Moore che realizzano il 55esimo lungometraggio d’animazione Zootropolis (Zootopia). L’omonima città è una metropoli vissuta da animali di ogni sorta, dall’elefante alla volpe, dal bradipo al toporagno passando per donnole e lontre. Un habitat pacifico fino a quando la serenità del luogo non è rotta da un misterioso caso: una lontra scomparsa e un’audace agente coniglietta, Judy Hopps (Ginnifer Goodwin), che si butta a capofitto nel caso per risolverlo e dimostrare il suo valore. Accanto a lei la truffaldina volpe Nick Wilde (Jason Bateman).

Gli elementi del noir ci sono tutti e si sposano magnificamente con la più gustosa delle commedie: animali antropomorfi, amici giurati per conto di Madre Natura che però si ritrovano a lavorare a braccetto in un’enigmatica indagine, gag spassosi. I più piccoli – ma anche il bambino recondito che è in ognuno di noi – non potranno fare a meno di apprezzare una tra le più riuscite pellicole disneyane, così originale e geniale da accontentare davvero tutti. Non manca, tra tutte le trovate più divertenti che si possano pensare, la materializzazione di messaggi importanti e valori universali: come non farsi venire in mente tolleranza e convivenza multietnica, mutuo aiuto, complicità, femminismo, evoluzione, globalizzazione?

Zootropolis è anche questo, un invito a pensare e a non smettere di sognare, nonostante la vita sia così complicata. L’animazione dei personaggi, poi, è di estremo realismo, grazie al lavoro certosino degli animatori che hanno speso mesi per rendere così palpabili le loro adorabili creature. Il film è dunque quasi un peculiare omaggio all’Utopia irrealizzata di Tommaso Moro, con quel modello ideale di società e la città stessa realizzata in modo da garantire a tutte le specie la migliore delle quotidianità. Non mancano i richiami al mondo reale: i cellulari simil-iPhone, il taxi Uber o Shakira in pelo e paillettes. “Giù le etichette” sembra gridare Zootropolis, inneggiante alla solidarietà e all’amicizia. Non importa che tu sia giraffa o serpente, sei uno del gruppo, ci dice il plot, con la dolce spensieratezza di un’avventura tra il mistery e il poliziesco e tanta goliardia. Una favola intelligente per tutta la famiglia con tutti gli annessi e connessi per diventare un grande classico.