In Sala. Una volta nella vita
Un insegnante di una scuola nel sud-est di Parigi deve fronteggiarsi con una classe di ragazzi violenti e da rancori irrisolti: coinvolgerli in un comune progetto scolastico sarà la strada giusta per avvicinarli a sé stessi e alla Storia.
Il Liceo Léon Blum di Créteil, nella periferia sud-est di Parigi, accoglie tra le sue mura un esplosivo mix di etnie, culture e confessioni religiose diverse, che non mancano di generare conflitti sociali e incomprensioni. Tra tutte le classi una in particolare si rivela essere la più irrequieta: la seconda A in poco tempo ha collezionato ben tre rapporti disciplinari, ma per la Professoressa Anne Gueguen (Ariane Ascaride) trattarli con severità e distanza non è la soluzione migliore. È così che inaspettatamente li coinvolge ad un concorso nazionale sulla resistenza e sulla deportazione: per i suoi ragazzi sarà un’occasione di crescita unica, che cambierà per sempre la loro visione e prospettiva di vita.
Per comprendere pienamente le fila che muovono un film come Una volta nella vita, bisogna cominciare dal suo titolo originale Les héritiers perché si eviti di classificarlo come l’ennesimo film sulla Shoah, impedendoci di guardarne le potenzialità e le riflessioni a cui ci conduce sul senso profondo che la scuola e la Storia possono assumere nella nostra società. Gli eredi della Storia siamo noi e scopriamo di esserlo solo se abbiamo il coraggio di guardare al nostro passato, senza negarlo o ignorarlo: è questa la lezione che apprendono i ragazzi della Professoressa Gueguen, che smettono di guardare al loro ombelico e alzano lo sguardo verso il proprio ruolo sociale e la comunità che li circonda. Dinanzi ai loro occhi e cuori increduli, è ripercorrere le vite dei loro antenati in quanto uomini, e non in quanto ebrei, a fermarsi un attimo e mettere da parte odi e violenze che alterano la percezione dell’altro come ragazzo e non come straniero.
I toni delicati, una narrazione semplice e fresca che evita discretamente sferzate didascaliche fanno di Una volta nella vita una visione piacevole e rilevante. Ne arriva infatti forte e chiaro un messaggio: il ruolo e l’influenza che può assumere la scuola, se guidata da persone consapevoli della propria missione di insegnanti e capaci di stimolare i ragazzi alla riflessione e all’espressione creativa. Non è un caso che il film sia tratto dal libro di Ahmed Dramé, studente che ha vissuto quest’esperienza sulla sua pelle trasformandola attraverso la scrittura in un’esperienza collettiva.
Dettagli
- Titolo originale: Les héritiers
- Regia: Marie-Castille Mention-Schaar
- Fotografia: Myriam Vinocour
- Musiche: /
- Cast: Ariane Ascaride, Ahmed Dramé, Noémie Merlant, Geneviève Mnich, Stéphane Bak
- Sceneggiatura: Ahmed Dramé, Marie-Castille Mention-Schaar