Cinema

Il meglio del 2012: La Top Ten di Valentina Esposito

Valentina Esposito

Il meglio di tutto ciò che riguarda il Cinema del 2012 secondo Valentina Esposito

E’ sempre difficile stilare una classifica degli Highlights dell’anno: può sempre esserci qualcosa che sfugge, perché non si ha avuto il tempo di analizzarlo e sondarlo per bene o in altri casi ancora le proprie aspettative vengono così continuamente deluse, che si fa fatica a trovare qualcosa che abbia davvero sorpreso: che ti abbia fatto uscire dalla sala rinnovato, scosso e con qualche idea in più o messa in discussione di pensieri e convinzioni.

E se non vogliamo parlare di uscite in sala, la situazione si fa ancora più complessa: ritorna il fattore del tempo e così magari qualche palinsesto di film interessanti sfugge alla visione. E ancora, le uscite sono così rapide che non c’è modo di comprendere quale casa di distribuzione e di produzione abbia raggiunto l’obiettivo di far primeggiare la qualità prima ancora della commercialità, intesa come ripetitività attraverso stessi nomi, stessi volti fino ad arrivare a promuovere qualcosa di osceno. Il proposito più grande quindi, che torno a scrivermi ogni anno, è quello di aumentare il mio livello di attenzione per cogliere il bello e il brutto perché alle volte c’è da imparare anche dal peggio, soprattutto quello che è meglio non fare!

Nel frattempo stilo i miei HighLights dell’anno: il meglio di ciò che trasmettendomi qualcosa, mi ha ispirato e segnato positivamente nella mia avventura cinematografica 2012.

10. Venuto al Mondo: Il film diretto da Sergio Castellitto, nonostante alcuni difetti, vale la pena vederlo perché ricongiunge l’attore/regista sulla scia di Non ti muovere. L’autore di drammi che non si trasformano in ridicoli melò, mielosi e banali, vede un cast di rilievo al suo servizio: Penelope Cruz e Adnan Hasković sono in ottima forma, meno convincente forse è Emile Hirsch, ma non certo inutile.

9. Io e Te: il maestro Bernardo Bertolucci ci mancava. Mancava la sua sensibilità, la sua capacità registica, le sue eleganti trovate; è tornato lasciando un segno profondo, sperando sia davvero un nuovo inizio. Io e Te, tratto dal libro omonimo di Niccolò Ammaniti, è la storia di Lorenzo: un’adolescenza difficile, la voglia di evadere da un mondo troppo stretto e la ribellione silenziosa, che ha sempre caratterizzato i personaggi dei film di Bertolucci, anche in questo suo lavoro ben caratterizzati. Un film non dalle enormi aspettative, ma fedele al modo di narrare i giovani secondo l’autore di Novecento.

8. MyMovies Live!: palinsesto del 2012 davvero interessante per una piattaforma di streaming cinematografico che sa sempre stupire. Documentari internazionali provenienti tanto da USA quanto dal Giappone, film dalla distribuzione meno fortunata sia di oggi che di ieri, riproposti in occasione di uscite importanti o restaurazioni di grandi classici come Jules e JimIl settimo sigillo. Una bella occasione per vedere titoli noti e non, alcuni magari passati inosservati o sottovalutati, film in anteprima presentati in contemporanea a grandi Festival italiani, come L’ultimo pastore di Marco Bonfanti dal festival di Torino o il film collettivo La quarta dimensione dal Trieste Science Fiction.

7. I 50 anni di Jules e Jim: una grande occasione per riscoprire il capolavoro di François Truffaut, manifesto della Nouvelle Vague, distribuito dalla BIM in un cofanetto speciale per festeggiare i cinquant’anni di Jules e Jim, con l’aggiunta di due mediometraggi (Les Mistons e Antoine et Colette) tratti dall’opera L’amore a vent’anni. L’amicizia e l’amore sono i due sentimenti che muovono la storia di due amici letterati, resi celebri e indimenticabili dall’occhio di uno dei più grandi registi francesi di sempre. Un film che ha fatto e fa ancora storia nel cinema, da aggiungere nelle proprie cineteche in una veste tutta nuova.

6. Michele Riondino: ci piacciano o meno i suoi film, l’attore pugliese è abile nel rendere i suoi personaggi sempre straordinari e memorabili grazie ad un attento lavoro attoriale. La sua interpretazione in Acciaio è quella di un giovane operaio dell’Acciaieria di Piombino e un fratello protettivo, anche troppo, ma amorevole. Ma non è quella la sua unica importante partecipazione dell’anno, presente anche nel nuovo film di Marco Bellocchio, Bella Addormentata, entrambi presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, così com’è diventato uno dei nuovi volti della televisione italiana, vestendo i panni del Commissario Montalbano nella nuova serie Il giovane Montalbano.

5. Leonardo DiCaprio: Non posso che dedicare un posto a Leonardo DiCaprio e alla sua interpretazione in J. Edgar. Un lavoro importante quello di Clint Eastwood nel raccontare la storia di John Edgar Hoover, fondatore del Federal Bureau of Investigation, ma ancor più magnifico è DiCaprio, che mai come questa volta avrebbe meritato l’Oscar per la sua magistrale e toccante interpretazione. Ancora una volta Eastwood arricchisce la sua filmografia con un film che racconta con sensibilità e riflessione, la storia di uomo attraverso i suoi errori ed i suoi successi, nonché i suoi sentimenti, elementi che han reso memorabili le più tenere sequenze in cui Armie Hammer e DiCaprio han condiviso lo schermo.

4. Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno: adoro lo stile di Christopher Nolan, le sue idee, la musica di Hans Zimmer così piena di energia, e il cast intero di questo film. Personalmente sono uscita dalla sala con soddisfazione, per quanto come ogni film possa avere qualche difetto, l’ho trovato un lavoro interessante anche se non stupefacente come i precedenti The Prestige e Inception. E ‘ la fine di una trilogia riuscita ad affascinare anche chi come me, non si è addentrata mai nella storia “cartacea” di Batman: più che concentrarsi sul supereroe, Nolan mette a fuoco sull’uomo, avvalendosi di attori convincenti e di un’ambientazione dominata dalla tecnologia. 

3. Bergman Collection: curata dalla Cineteca di Bologna, e distribuita dalla BIM, la possibilità di rivedere restaurati i capolavori del Maestro, in una confezione che non manca di approfondimenti, è davvero una bella occasione per (ri)entrare nel cinema di Ingmar BergmanFanny e Alexander, Il settimo sigilloL’occhio del diavoloSorrisi di una notte d’estateUna lezione d’amore e La fontana della vergine sono tutti ripresentati con l’aggiunta di e-book curati dalla Cineteca di Bologna, interviste d’epoca a Bergman e splendidi Making Of di alcuni tra i più grandi capolavori della storia del Cinema. L’introspezione, i giochi pirandelliani appresi tramite l’esercizio della scrittura teatrale, la fede e i dubbi diventano occasione non solo di apprezzare il buon cinema ma anche per riflettere sui più grandi dilemmi umani.

2. La Regola del Silenzio: Un thriller che si segue con attenzione ed ansia scena dopo scena, senza inutili periodi morti e dilungamenti gratuiti, con un cast formato per lo più da (meritati) premi Oscar come Julie Christi e Richard Jenkins, affiancati ad alcuni dei talenti più noti delle nuove generazioni quale il protagonista Shia LaBeouf e Anna Kendrick. Un uso nuovo, inoltre, e non scontato di una vicenda politica come quella del gruppo terroristico dei Weather Undeground che colpirono negli anni ’70, che per quanto sia di natura americana, offre una riflessione universale e umana. Tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un regista ed uomo impegnato come Robert Redford, deciso ancora una volta a raccontare gli intrighi nascosti nella storia della sua amata Nazione, specchio di un mondo in caduta libera.

1. Side By Side: il primo posto lo dedico al documentario incentrato sull’evoluzione tecnologica che sta prendendo luogo da diversi anni a questa parte nel mondo del cinema. Cosa ne sarà della pellicola ora che il digitale ha definitivamente preso il sopravvento? Cosa ne pensano i mestieranti, piccoli e grandi? Prodotto da Keanu Reeves, anche autore delle svariate interviste, e diretto da Christopher Kenneally, il film presentato alla scorsa edizione della Berlinale offre spunti davvero interessanti ed un’inevitabile riflessione sui mestieri del cinema e su come anche l’arte risenta delle suggestioni e delle innovazioni scientifiche contemporanee. Perfetto per chi desidera addentrarsi oltre la pellicola ascoltando grandi maestri come Martin Scorsese, James Cameron, David Lynch, David Fincher, Robert Rodriguez e via dicendo.



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