Cinema

In Sala. Ant-Man

Vincenzo De Divitiis

La Disney inaugura la Fase 3 del suo Marvel Cinematic Universe con il minuscolo eroe Ant-Man diretto da Peyton Reed.

 

Nell’immaginario collettivo la figura dell’eroe viene associata alla sagoma di un uomo forte, dal fisico imponente e dai muscoli d’acciaio con i quali uccidere i cattivi e ribadire la vittoria del bene sul male. Ebbene, dimenticate tutto ciò. La fase 3 dell’universo cinematografico Marvel, infatti, propone un paladino della giustizia del tutto diverso dai canoni tradizionali: si tratta di Ant-Man il cui personaggio viene introdotto dall’omonimo film diretto da Peyton Reed. Un’operazione tanto ambiziosa quanto rischiosa, ma che a conti fatti partorisce una pellicola di puro intrattenimento, più che godibile e capace di regalare momenti dall’alto tasso spettacolare alternati ad un umorismo esilarante in alcuni punti . Insomma, tutto ciò che il pubblico si aspetta da un film di supereroi.

Scott Lang (Paul Rudd) è appena uscito di prigione ed è alle prese con difficoltà economiche e familiari. Vista la situazione, accetta l’invito di suoi vecchi amici a partecipare ad un ultimo colpo presso la villa di un uomo facoltoso della città. Tutto fila lascio fin quando il protagonista apre la cassaforte e scopre che al suo interno non vi sono grosse somme di denaro, bensì una bizzarra tuta che rende minuscoli chi la indossa.  Scott si trova così all’interno di una guerra tra bene e male e a fronteggiare nemici perfidi e spietati.

Il grande merito Ant-Man è quello di palesare fin da subito un intreccio chiaro e lineare con una caratterizzazione dei personaggi definita e una divisione tra buoni e cattivi di una semplicità quasi favolistica. Tutto ciò sgrava lo spettatore dalla difficoltà di seguire una trama tortuosa e lo lascia libero di lasciarsi abbandonare al turbinio spettacolare che pervade tutta la pellicola. Numerose, infatti, sono le scene d’azione accattivanti e ben dirette dalla mano sicura di un Reed agevolato in maniera evidente dall’idea dell’eroe minuscolo cha fornisce lo spunto per diverse trovate di forte impatto visivo, su tutte il mondo della formiche e il combattimento finale con il “Calabrone” la cui armatura è degna di nota dal punto di vista estetico. Quest’ultimo è anche l’ennesimo simbolo di una delle tematiche più care all’universo Marvel, ossia la responsabilità del possesso del potere qui analizzata ed esposta al meglio proprio grazie alla semplicità di cui si accennava sopra e alla buona  prova di Corey Stoll nei panni del villain di turno.

Altro grande punto di forza di Ant-Man è la spiccata vena grottesca e comica che si concretizzano in alcuni improbabili ricostruzioni verbali, probabile retaggio della sceneggiatura iniziale di Edgar Wright (da ricordare che in un primo momento il progetto del film era stato affidato a lui). Di tutto rispetto anche il cast nel quale, oltre al bravissimo Rudd, spiccano un Michela Douglas sempre abile nel dominare la scena e la valida Evangeline Lilly.


Dettagli

  • Titolo originale: Ant-Man
  • Regia: Peyton Reed
  • Fotografia: Russell Carpenter
  • Musiche: Christophe Beck
  • Cast: Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Anthony Mackie, Bobby Cannavale, Michael Peña, Judy Greer
  • Sceneggiatura: Edgar Wright, Joe Cornish, Adam McKay, Paul Rudd

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