Una sorpresa bella e inaspettata nella fiacca stagione cinematografica estiva arriva dal regista americano Noah Baumbach con il suo Giovani si diventa. Amico e collega di Wes Anderson, con il quale ha più volte lavorato, Baumbach torna dopo gli apprezzati Il calamaro e la balena (2005) e Il matrimonio di mia sorella (2007) con una storia sul confronto generazionale tra quarantenni e quasi trentenni.

Ben Stiller e Naomi Watts sono Josh e Cornelia Schrebnick, una coppia di filmmakers che ha da poco passato i quaranta e che vive nel ricordo dei successi passati; dopo una proiezione vengono avvicinati dai giovani ammiratori Jamie e Darby Massey (Adam Driver e Amanda Seyfried), anch’essi documentaristi. Jamie e Darby vivono in maniera anticonformista, e con il loro spirito d’avventura riescono a sfruttare al meglio il talento creativo. Affascinati dal loro carisma, Josh e Cornelia si lasciano travolgere dalla nuova amicizia, provando a cambiare a loro volta il loro modo di vivere e di lavorare.

Baumbach scrive e dirige da indipendente, e si vede. In Giovani si diventa, riesce con estrema facilità (grazie anche alle interpretazioni dei quattro protagonisti, assolutamente azzeccati nei rispettivi ruoli) a dipingere il confronto tra due generazioni che non sono anagraficamente tanto lontane tra di loro, ma che sono pesantemente separate da un importante passaggio culturale, quello della rivoluzione tecnologica ma soprattutto della crisi economica. Non troppo vecchi, ma neanche troppo giovani, Josh e Cornelia sono perfettamente inquadrati come due personaggi che tentano di riscoprire se stessi e di ritrovare forza nella loro relazione con la spinta di nuovi stimoli. Le vite di Jamie e Darby, d’altro canto, si rivelano tanto attraenti e piene quanto spaventosamente povere di stabilità e solidità.

La regia di Baumbach gioca con gli ambienti e le situazioni, attraversa le scene da un lato all’altro e segue con occhio sempre vigile le evoluzioni dei suoi personaggi. Con l’importante contributo della fotografia di Sam Levy, che si attiene in tutto e per tutto al genere, e le musiche di James Murphy, l’effetto rusty and shiny è assicurato.

Consigliato tanto agli amanti di film d’autore quanto a quelli di commedie, malgrado il titolo non renda giustizia alla profondità di questa storia, Giovani si diventa è sicuramente uno dei film più interessanti di questo mese.