In Sala. Lo straordinario viaggio di T.S. Pivet
Il regista de Il favoloso mondo di Amélie torna con un nuovo racconto dell’incredibile che ha per protagonista un piccolo, geniale inventore.
Tratto dal romanzo d’esordio di Reif Larsen, The Selected Works of T.S. Spivet (Le mappe dei miei sogni, del 2009), è nelle sale italiane, penalizzato purtroppo dalla distribuzione, Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, di Jean-Pierre Jeunet.
A molti anni di distanza dal successo de Il favoloso mondo di Amélie, il regista francese prova a ricostruire le atmosfere da racconto dell’incredibile di quel film portando sul grande schermo le vicende straordinarie di un piccolo, geniale inventore: T.S. Spivet. Nato e cresciuto in un ranch del Montana, T.S. (il bravissimo Kyle Catlett, al suo esordio cinematografico) passa il suo tempo a progettare nuove invenzioni e a fare ricerca scientifica. Quando una delle sue invenzioni viene premiata, T.S., a soli dieci anni, intraprende un viaggio attraverso gli Stati Uniti per raggiungere Washington, dove potrà tenere un discorso di ringraziamento che, per molti versi, segnerà la fine della sua infanzia.
Un piacevole senso di leggerezza pervade Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, e lasciandosi trasportare dalla narrazione ci si ritroverà sicuramente con un tenero sorriso sulle labbra; la storia nasconde infatti qua e là quelle piccole perle di saggezza, e quei siparietti di riflessività dei personaggi che avevano reso grande Amélie. Si tratta tutto sommato di una storia di formazione non diversa da molte altre, ma che non può lasciare indifferenti per la delicatezza di parole, pensieri e gesti del giovanissimo protagonista. Così, anche se la trama non riserva grandi sorprese, se ne apprezza comunque la semplicità, o la convenzionalità per i più critici.
A livello visivo, sono noti i divertissements con cui Jeunet ama dilettare gli spettatori: l’attenzione ai dettagli e ai piccoli particolari nelle scene può sembrare frivola, ma è indubbiamente lo strumento di trasmissione della poeticità della storia per il regista; il ricorso a giochi visivi (finestre improvvise, scene nelle scene, rappresentazioni grafiche di scritte e disegni) è la modalità di regia ideale per raccontare la storia di un bambino. Sempre particolari i tagli delle inquadrature, il montaggio, e la composizione fotografica.
Da tenere d’occhio il protagonista T.S. Spivak, l’attorino americano Kyle Catlett – ultimo nella lista dei bambini prodigio da Macaulay Culkin in poi – che per talento naturale e prestazione artistica nulla ha da invidiare agli altri interpreti di questo film, tra i quali figura anche Helena Bonham Carter.
Dettagli
- Titolo originale: The Young and Prodigious T.S. Spivet
- Regia: Jean-Pierre Jeunet
- Fotografia: Thomas Hardmeier
- Musiche: Denis Sanacore
- Cast: Kyle Catlett, Helena Bonham Carter, Judy Davis, Callum Keith Rennie, Niamh Wilson, Jakob Davies
- Sceneggiatura: Jean-Pierre Jeunet, Guillaume Laurant