Cinema

In Sala. Chi è senza colpa

Marina Niceforo

Il belga Michaël R. Roskam dirige Tom Hardy e il compianto James Gandolfini nella sua ultima interpretazione in un thriller americano calibrato e ben costruito.

 

Uscito nel Settembre 2014 negli Stati Uniti, arriva anche in Italia Chi è senza colpa (The Drop), dal racconto breve Animal Rescue di Dennis Lehane – qui anche sceneggiatore – per la regia di Michaël R. Roskam; il film, inutile girarci intorno, segna l’ultima interpretazione del compianto James Gandolfini (l’attore morì nel 2013), e vede come protagonista un fantastico Tom Hardy.

Il Cousin Marv di Brooklyn è un “drop bar”, uno dei posti scelti dai malavitosi come punto di scambio del denaro sporco; Bob (Hardy) e suo cugino Marv (Gandolfini) gestiscono il bar che ormai appartiene alla mafia cecena senza opporre resistenza al sistema, essendo stati loro stessi piccoli criminali in passato. Trovati un cucciolo di pitbull e una ragazza (Noomi Rapace) con cui potrebbe sistemarsi, Bob aspira a continuare serenamente la sua attività di barista e a non avere grane, ma dopo una rapina sbagliata al bar diversi aspetti della sua vita prendono una piega fastidiosamente pericolosa per lui e Marv.

Chi è senza colpa colpisce subito per la struttura ben calibrata, la cui trama va a infittirsi sempre più col susseguirsi degli eventi, in una concatenazione di situazioni di cui si vuol conoscere l’esito; la pazienza con cui Lehane tesse i fili della storia è la chiave della suspense e dell’effetto sinistro del film, mai calante seppur non del tutto sorprendente. Molti passaggi sono in effetti prevedibili, eppure nessuno anticipa l’andamento della storia tutta, che resta quindi misteriosa e affascinante fino alla fine.

Merito soprattutto dei due protagonisti principali e in particolare di Bob/Tom Hardy: se Gandolfini non ha bisogno di elogi nel ruolo del piccolo criminale che rimpiange la gloria perduta e vuol sembrare più di quello che è, manipolando altri personaggi e scatenando alcuni eventi della storia, Hardy si conferma ancora una volta un attore che ha capito come mettere la sua sensibilità interiore al servizio di personaggi dalle apparenze quasi sempre dure e poco sfaccettate. Apparenze, appunto. Perché in realtà in Bob convivono personalità differenti tenute insieme dal desiderio di tranquillità che l’uomo non manca di esternare per tutto il tempo, concentrando le attenzioni degli spettatori su di sé.

Roskam dipinge lo squallore e la piccola quotidianità dei sobborghi di Brooklyn appoggiandosi alla fotografia fredda di Nicolas Karakatsanis, indagando il buio e i contrasti delle luci al neon sui visi, scrutando nelle cantine delle case e nelle anime dei personaggi per trovarci quel nero che non ha bisogno di movimenti bruschi e di colpi di scena, perché funziona da sé.

Per James Gandolfini, un addio al cinema che sicuramente gli rende giustizia.


Dettagli

  • Titolo originale: The Drop
  • Regia: Michaël R. Roskam
  • Fotografia: Nicolas Karakatsanis
  • Musiche: Marco Beltrami, Raf Keunen
  • Cast: Tom Hardy, James Gandolfini, Matthias Schoenaerts, Noomi Rapace, John Ortiz
  • Sceneggiatura: Dennis Lehane

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