In Sala. Suite Francese
Saul Dibb traspone con difficoltà l’ultimo romanzo di Irène Némirovsky, facendo di Michelle Williams una protagonista leggera e delicata.
Nel 1940 i tedeschi occupano la Francia. Lucile (Michelle Williams) sotto le cure poco amorevoli della cognata (Kristin Scott Thomas) attende il ritorno del marito prigioniero di guerra, e nel frattempo in casa loro ospitano un ufficiale tedesco (Matthias Schoenaerts). Sono anni difficili, in cui una bomba può scoppiare da un momento all’altro e dove l’amore sembra un pensiero che non si possa neppure sfiorare. Eppure tra Lucile e Bruno, l’elegante ufficiale che condivide con lei la passione per la musica, si instaura una comunicazione fatta di sguardi, di ascolti e di una misteriosa comprensione che li porta a fare i conti con un sentimento che sta a poco a poco sbocciando.
Tratto dall’omonimo romanzo incompleto ma notevolissimo di Irène Némirovsky, Suite francese di Saul Dibb si trasforma con grande amarezza in un’occasione mancata. Il regista di The Duchess maneggia con cura e curiosità il capolavoro a lungo nascosto, se ne lascia affascinare completamente senza dubbio, anche dalla storia stessa del manoscritto di cui viene a fine film narrata brevemente la storia che lo ha portato alle stampe. Suite francese è diventato così non solo un bestseller, ma la testimonianza di chi con l’arte, in particolare con la potenza della letteratura e della scrittura, ha sconfitto il nazismo chiudendo la sua vita in un libro che per la Nèmirovsky doveva essere molto speciale, in cui musica e parole si sarebbero dovute magicamente intrecciare.
Il grande errore di Dibb è quello di rendere omaggio ma non giustizia a Suite francese, trasformando i personaggi in ombre che si affaccendano, che hanno giusto il tempo di sfiorarsi ma mai di farsi afferrare fino in fondo dallo spettatore. E se la Némirovsky nei suoi appunti sottolineava quanto fosse importante per il suo scritto possedere un giusto ritmo, che se avesse conosciuto la musica lei stessa avrebbe meglio creato, come quello di un film, è proprio un giusto ritmo che manca a Suite francese. Così tra un evento e l’altro, tra una partitura e l’altra, ci si affascina dinanzi a una musica piacevolmente invadente, negli occhi sinceri e innocenti di Michelle Williams. Si è però impossibilitati ad apprezzare pienamente la storia di un amore meraviglioso ma che non riesce pienamente ad abbandonarsi ai magici utensili espressivi del cinema.
Dettagli
- Titolo originale: Suite française
- Regia: Saul Dibb
- Fotografia: Eduard Grau
- Musiche: Rael Jones
- Cast: Michelle Williams, Matthias Schoenaerts, Kristin Scott Thomas, Ruth Wilson, Sam Riley
- Sceneggiatura: Matt Charman, Saul Dibb