Cinema

In Sala. Noi e la Giulia

Giovanni Bottiglieri

La terza regia di Edoardo Leo è un discreto ritratto malinconico d’una generazione sperduta e sognatrice.

Edoardo Leo è alla prova con un nuovo lungometraggio, Noi e la Giulia, presentato come l’’esperienza di una nuova generazione di quarantenni alle prese con la capillare macchina della criminalità organizzata. Il film è liberamente ispirato al romanzo Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei.

Diego (Luca Argentero), Fausto (Edoardo Leo) e Claudio (Stefano Fresi) sono tre ragazzoni che provengono dai più svariati settori lavorativi, per nulla soddisfacenti, che sognano di mollare tutto creando una propria dimensione in campagna. Il corso degli eventi fa sì che i tre si ritrovino disoccupati e con una discreta somma di danaro da poter utilizzare per acquistare un vecchio casale da trasformare in un’attività. I protagonisti si conoscono all’appuntamento preso con l’agente immobiliare e, suggestionati dalla bellezza del luogo, decidono di unirsi in società per concretizzare l’acquisto. All’inizio i tre non si conoscono e il disaccordo e le difficoltà pratiche sembrano sommergerli, a questo si aggiunge uno dei creditori di Fausto, Sergio (Claudio Amendola), che entra in scena minaccioso, ma che poi si rivela fondamentale per portare a termine il progetto.

La terza prova registica di Edoardo Leo ha l’enorme pregio di possedere un’anima ingenua, percettibile nelle imperfezioni così come nei personaggi un po’ semplificati. La trama e la scelta del cast appaiono abbastanza accurate e i capovolgimenti e le svolte degli eventi risultano molto credibili. La campagna mediatica che ne ha preceduto l’uscita lo presenta come un film comico, ma i suoi toni reali sono un po’ malinconici ed esistenzialisti, pur essendo sollevati da una lucida serenità. Ciò che colpisce è la presenza di un profondo messaggio positivo che traina lo spettatore lungo tutta la durata del film. Dal tipo di montaggio deriva una narrazione molto scorrevole, pur non essendo innovativa. Il tema della criminalità organizzata è in realtà soltanto un pretesto, un elemento rappresentativo delle difficoltà alle quali si ha il dovere di resistere affinché si possa creare un sogno che ci appartenga. Il film privilegia le interazioni umane attraverso la parola piuttosto che attraverso l’immagine e i personaggi sono semplificati perché tendono a rappresentare il pubblico nella sua interezza. E’ un film che mira a proporre una soluzione alla crisi dei sogni e stimola una riflessione che assume una forma individuale ma non individualista. Merita una visione.


Dettagli

  • Titolo originale: Noi e la Giulia
  • Regia: Edoardo Leo
  • Fotografia: Alessandro Pesci
  • Musiche: Gianluca Misiti
  • Cast: Edoardo Leo, Luca Argentero, Stefano Fresi, Claudio Amendola, Carlo Buccirosso
  • Sceneggiatura: Edoardo Leo, Marco Bonini

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