Arti Visive

#TDanse22: martedì 3 maggio Bruce Sterling, Chiara Garibaldi, Stefano Beltramo e l’artista Diego Scroppo presenteranno l’eco-sostenibile “Cristallo di luce”

Redazione

Arriva martedì 3 maggio per la sesta edizione di T*Danse – Danse et technologie il Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta, a cura di TiDA – Teatro Instabile di Aosta e della Cittadella dei Giovani di Aosta, l’associazione The Sharing, per presentare l’opera ad alto contenuto innovativo “Cristallo di Luce” dell’artista torinese Diego Scroppo. La presentazione della scultura, alta sette metri e a geometria tetragonale, di cui sarà esposto un prototipo in scala 1:10 in Sala Expo della Cittadella dei Giovani di Aosta da martedì 3 fino a sabato 7 maggio, avverrà alle 10.30 presso la Biblioteca Regionale (via Torre del Lebbroso, 2, Aosta), partner del festival.

Sarà così ospitato dalle 10.30 alle 11.30 martedì 3 per la sezione che rende omaggio a Ercole Balliana, l’ex direttore della Biblioteca Regionale di Aosta scomparso nel 2017 e che sin dalla prima edizione del Festival ne appoggiò con passione il legame, l’incontro – a ingresso gratuito – tra artista e pubblico in Biblioteca intitolato “The Sharing: “Cristallo di luce”. Parteciperanno, oltre all’artista Diego Scroppo, l’ingegnere Stefano Beltramo, Chiara Garibaldi, Presidente dell’associazione The Sharing, e, in videoconferenza, un gigante della fantascienza americana, Bruce Sterling, considerato tra i più importanti scrittori del genere, da lui profondamente rinnovato a partire dagli anni Ottanta, autore della celebre antologia di racconti “Mirrorshades” (1986) che contribuì a definire il filone cyberpunk.

Cristallo di luce” è una “luce d’artista” auto-sostenibile che impiega la tecnologia fotovoltaica e non impatta sull’economia ma, al contrario, produce energia e la rimette in circolo come un bene pubblico.  Si tratta quindi di un’opera che ha una sua utilità in quanto la sua stessa collocazione nello spazio pubblico ha la funzione di fornire energia anziché di consumarla, di produrla e renderla disponibile nel contesto urbano rispondendo quindi a una funzione sociale di utilizzo da parte dei cittadini. Le opere di Diego Scroppo catturano infatti il trascendente e lo mettono nella materia per restituirlo al pubblico nella sua essenziale ineffabilità. L’artista riesce a riprodurre il ciclo della vita nella materializzazione dei simboli che prendono vita nelle sue opere per poi tornare ad essere invisibili ma custoditi nella coscienza dello spettatore. L’elemento della trasparenza pone l’attenzione su una nuova tipologia di pannelli fotovoltaici ancora poco conosciuta a livello territoriale con grandissime possibilità di impiego anche in contesti storici e artistici, e allo stesso tempo diventa cifra stilistica nella realizzazione dell’opera.

[Immagine di copertina: “Cristallo di luce”, prototipo presentato a T*Danse 2022. Foto di Michel Domaine]



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