In Sala. Il ragazzo invisibile
Supereroi e superpoteri arrivano anche in Italia con il ragazzo invisibile dell’audace Gabriele Salvatores
A un regista che raggiunge alti livelli nel mondo cinematografico italiano non è richiesto discostarsi dal proprio habitat naturale. A Sorrentino sarà chiesto sempre di fare un certo tipo di cinema, così anche a Garrone e Moretti, per non interrompere una scala di aspettative a cui il pubblico è stato abituato. Gabriele Salvatores nella savana filmica dello stivale è sempre stato un animale particolare, una sorta di Altman italiano, per fare un paragone altisonante. Non si è mai fossilizzato in un genere solo, ha detto la sua col weird e la fantascienza, a modo suo persino un noir è riuscito a portarci.
Alla fine del 2014 ritorna dopo il successo del precedente Educazione siberiana con un film destinato al successo, almeno nelle intenzioni, un film di supereroi tutto italiano dal titolo Il ragazzo invisibile, seconda incursione nel genere della science-fiction a distanza di quasi vent’anni dal cyberpunk Nirvana con Christopher Lambert. Il dono dell’invisibilità arriva con meno pretese internazionali e solo star italiane, in questo caso Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino, entrambi accompagnamento a un cast di tredicenni con in mano il comando.
Protagonista è Ludovico Girardello, nel film Michele Silenzi, un giovanotto vittima dei bulli e di una famiglia amorevole, ma poco presente, di colpo ritrovatosi col dono dell’invisibilità, di cui farà un uso prima adolescenziale, poi eroico. Il ragazzo invisibile è un’avventura della pubertà (il richiamo al “collega” Big Hero 6 in questo momento in sala) condita del classico moralismo di un certo cinema italiano, quello che a tutti i costi vuole parlare al cuore delle famiglie per lanciare un messaggio pigliatutto: impossibile non essere d’accordo quando il bullismo è trattato con tanta superficialità.
La regia di per sé non fa altro che seguire la sceneggiatura e assecondarne le innumerevoli falle, costituita da una serie di scene precotte, una lunga strana fatta di vetrine con in esposizione la consueta serie di cliché: gli amici immaginari, l’amore per la ragazza più popolare della scuola, il bullo col padre esigente/violento, la cameriera straniera. In questo quadro non rientra alcun avanzamento artistico, né commerciale. In sé può rappresentare un vantaggio per l’aumento dei generi nel cinema italiano, tutti papabili veicoli del classico dramma da fiction popolare, tanto, appunto, delude come tutti gli altri. Se non di più.
Dettagli
- Titolo originale: Il ragazzo invisibile
- Regia: Gabriele Salvatores
- Fotografia: Italo Petriccione
- Musiche: AA. VV.
- Cast: Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta, Riccardo Gasparini, Enea Barozzi
- Sceneggiatura: Alessandro fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo