Tornano al cinema gli “scemi” di vent’anni fa con Scemo & + scemo 2, Lloyd Christmas (Jim Carrey) e Harry Dunne (Jeff Daniels) diretti da Bobby e Peter Farrelly in un film comico tutto da piangere.

Ogni mercoledì da vent’anni a questa parte Harry fa visita al suo amico Lloyd ridotto in un apparente stato vegetativo. In questo film Lloyd esordisce con un «Ti ho fregato», lasciando intendere che tutto questo tempo fosse passato per dare veridicità alla burla. I due, sistemato l’equivoco, hanno il tempo per un’altra sconvolgente rivelazione: Harry ha bisogno di un altro rene per vivere, per cui l’amico Lloyd, preoccupato, gli suggerisce di far visita ai genitori. I due si recano a casa di Harry incontrando i genitori dall’aspetto troppo orientale per poter donare un rene che sia compatibile con l’occidentale Harry, che dato il suo personaggio, non avrebbe mai potuto intuire che quei gentili e cortesi individui altri non fossero che i suoi genitori adottivi. Data la loro affezione al figlio, gli hanno conservato la posta che si è accumulata negli ultimi vent’anni in quanto Harry era stato lontano da casa poiché si era fintamente dichiarato gay per evitare di tagliare il prato. Dalla posta risulta che Harry ha un figlio, per cui la vicenda si orienta verso la sua ricerca così da permettergli, oltre a conoscere il frutto del suo seme, anche il privilegio di poter vivere un altro po’ confidando sulla sicura donazione di un rene compatibile.

Scemo & + scemo 2 non ha la consistenza, né la consapevolezza di poter diventare un prototipo di un prodotto nonsense o addirittura assurdo poiché è deliberatamente goffo, volgare e fastidioso. Oltre la trama, alla quale con un po’ di buonismo si potrebbe perdonare la banalità, vi sono degli inserimenti e degli accumuli di gag e battute fuori luogo che deludono e annoiano nel modo più assoluto, specialmente in relazione al calibro degli attori protagonisti e del coraggio sempre dimostrato da Jim Carrey nel perpetuare una comicità fuori dagli schemi. Si tenta di far rivivere un morto, non essendo però attrezzati per fare miracoli. Si cerca furbamente di nascondere i segni del tempo, mostrando alcune differenze con il primo film datato 1995, ad esempio la loro vecchia auto che rimane distrutta appena due secondi dopo che la coppia inizia a guidarla. Il barlume di intelligenza e il gusto provocatore dei due registi si è spento in una scrittura ridotta a produrre soltanto gaffe, in cui lo spettatore potrebbe semplicemente imbarazzarsi per il livello raggiunto da questo prodotto.

Film pessimo, assolutamente da evitare.