ViaEmilia2014. Elegie dall’inizio del mondo – Uomini e alberi
Francesco Dongiovanni raccoglie le immagini d’archivio di Domenico Notarangelo creando un interessante viaggio all’interno di passati rituali a metà tra paganesimo e cristianesimo nella provincia di Matera.
Le immagini d’archivio di Domenico Notarangelo, corrispondente per anni del quotidiano comunista L’Unità, che mostrano il suo interesse per la cultura e le tradizioni popolari del Sud Italia sono raccolte da Francesco Dongiovanni che ne realizza un piccolo viaggio nel tempo in pellicola. Questo teatro folkloristico che mette in scena un sentito rituale come segno propiziatore di una nuova stagione di fertilità risale al 1969: la scena si svolge vicino Matera, ad Accettura, in una Domenica di Pentecoste. Un cerro e un agrifoglio sono abbattuti e per la sera saranno portati in paese, poi qualche giorno dopo si uniranno in matrimonio per un rito propiziatorio di fertilità: il nuovo grande albero, re dei boschi e principio di vita anche per la sopravvivenza umana, si erge così in piazza e uno scalatore coraggioso non ha paura di salirne fin su la cima. Intanto inizia la processione che termina il rituale: un gruppo di donne precede la statua di San Giuliano, santo protettore del paese che sigilla la sacralità del momento.
Dongiovanni non si affida ad un alcun narratore, ma come in un vecchio film muto lascia che sia la musica a dare un’ ulteriore consistenza ai fotogrammi che si alternano nel suo Elegie dall’inizio del mondo – Uomini e alberi: poche didascalie iniziali per offrire le coordinate che permettano allo spettatore di orientarsi, e poi seguire le fasi di un rito dai contorni pagani e cristiani che ci appare così primitivo e distante. Allo stesso tempo però scatta la riflessione, la nostalgia per un mondo che ci portiamo nei nostri ricordi più remoti, familiare ai nostri antenati, e nel quale proviamo un senso di smarrimento tra fascino e incomprensione. È un mondo in cui il rispetto per la natura era altissimo, proprio come i due alberi protagonisti del momento, quando l’uomo non pensava di dominare la natura ma si accontentava di conviverci in un rapporto di reciproca comprensione.
Nelle immagini appare il grande interesse per il dettaglio umano, lo sguardo curioso dei bambini, i movimenti cauti e rispettosi per le donne, il sorriso e la felicità genuina dei contadini che fanno festa, e il momento reso ancora più sacro dall’effetto ralenti dell’albero che cade nel momento del taglio. In Elegie dall’inizio del mondo ci sembra di assistere ad una vecchia proiezione di famiglia, ad un elegia in pellicola che ricorda e celebra con sottile malinconia una favola perduta, quando la vera ricchezza era nella bambina felicità di partecipare ad una festa in paese o di vedere l’uomo abbracciarsi alla natura. A Dongiovanni non interessa avere l’adesione dello spettatore, ma solo presentargli delle immagini evocative che non hanno bisogno di troppe parole per catturare l’attenzione.
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Francesco Dongiovanni
- Fotografia: /
- Musiche: Mario Marinoni, Vanni La Guardia
- Cast: /
- Sceneggiatura: Francesco Dongiovanni