Cinema

Motherless Brookyln – I segreti di una città

Gaia Apicella

Motherless Brooklyn – I segreti di una città, tratto dall’omonimo bestseller di Jonathan Lethem, è stato il film d’apertura della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Distribuito da Warner Bros, in questo lungometraggio troviamo un Edward Norton che non è solo regista, ma anche attore protagonista, sceneggiatore e produttore.

Siamo negli anni ‘50, a New York, Lionel Essrog (Edward Norton) è un solitario investigatore privato affetto dalla sindrome di Tourette che indaga sull’omicidio del mentore e amico Frank Minna (Bruce Willis).
Tra i locali di musica jazz di Harlem, i bassifondi di Brooklyn e le stanze del potere Lionel si trova ad usare la sua potente mente per dare giustizia a Frank e salvare una donna attivista di nome Laura (Gugu Mbatha-Raw).

Il cast è fantastico, e oltre a Norton che ha saputo interpretare benissimo l’uomo affetto dalla sindrome di Tourette (e non era così facile farlo), anche Willem Dafoe (Paul Randolph) e Bruce Willis, nonostante siano meno presenti sullo schermo, riescono comunque a valorizzare i loro personaggi che però dovevano essere caratterizzati di più nella loro psicologia e nel loro comportamento.

Degna di nota è anche la presenza dell’attrice Gugu Mbatha-Raw perché ha il ruolo dal lato emotivo più forte e più riuscito, grazie al quale dopo essere stata salvata da Lionel si trasforma a sua volta nell’eroina di quest’uomo.

Si tratta di un noir che all’interno racchiude due tematiche estremamente attuali: la corruzione e il razzismo.
Inevitabile notare la critica politica del regista fatta alla società attuale e probabilmente non è un caso che per interpretare il ruolo di Moses Randolph Norton sceglie Alec Baldwin, che nel 2016 fece un’imitazione di Donald Trump per le elezioni degli Stati Uniti. Considerando che il comportamento di Moses all’interno del film ricorda quello di Trump, questa scelta può sicuramente rappresentare una conferma di quel risvolto politico citato precedentemente.

Pur avendo un ritmo un po’ troppo lento e quindi non proprio adatto al noir, con una fotografia molto curata, l’ambientazione tipica dell’epoca e la colonna sonora che si basa sulla musica jazz molto presente e ben utilizzata, essendo essa in questo film la caratteristica principale e il filo conduttore di tutta la storia perché esprime lo stesso caos che notiamo all’interno della mente del protagonista prima e nell’investigazione poi, Motherless Brooklyn riesce a non annoiare e a ottimizzare spazi, luci e musica.
Purtroppo la sceneggiatura non convince completamente, sia perché in alcuni momenti sembra che la vicenda si perde e diventa solo un modo per mostrare il protagonista che infatti si trova a reggere il film dall’inizio alla fine, ma anche e soprattutto perchè si vede che è un lavoro iniziato e stoppato e poi ripreso negli anni con qualche mancanza, infatti al regista sono serviti circa 10 anni per realizzarlo.

Nonostante i difetti Motherless Brooklyn è piacevole, risultando  un buon noir e un gradevole ritorno alla regia di Norton dopo 19 anni dal suo primo film da regista: Keeping the Faith.


  • Diretto da: Edward Norton
  • Prodotto da: Edward Norton, Bill Migliore, Gigi Pritzker, Rachel Shane, Michael Bederman
  • Scritto da: Edward Norton
  • Protagonisti: Edward Norton, Bruce Willis, Gugu Mbatha-Raw, Bobby Cannavale, Cherry Jones, Alec Baldwin, Willem Dafoe
  • Musiche di: Daniel Pemberton
  • Fotografia di: Dick Pope
  • Montato da: Joe Klotz
  • Distribuito da: Warner Bros Pictures
  • Casa di Produzione: Class 5 Films, MWM Studios
  • Data di uscita: 30/08/2019 (Telluride), 01/11/2019 (USA), 07/11/2019 (Italia)
  • Durata: 144 minuti
  • Paese: Stati Uniti
  • Lingua: Inglese

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