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Colectiv (Collective)

Gaia Apicella

Fuori concorso a Venezia76 è stato presentato il documentario Colectiv (Collective) di Alexander Nanau, un resoconto degli eventi avvenuti dopo l’incendio del Colectiv Club di Bucarest, avvenuto il 30 ottobre 2015.

Oltre alle persone morte in seguito alla tragedia, improvvisamente altre vittime di ustioni iniziano a morire negli ospedali per infezioni batteriche. Di conseguenza, un team di giornalisti investigativi cerca di capire cosa succede. Scoprono così che gli ospedali in Romania sono in condizioni critiche perché utilizzano disinfettanti diluiti che non funzionano, e indagando ancora arrivano a smascherare la massiccia corruzione nel sistema sanitario e nelle altre istituzioni statali.

L’inchiesta giornalistica, le immagini dei media e la storia che il regista racconta rendono il film un documentario ben riuscito che vuole sicuramente divulgare il potere della stampa e dei media.
Una conferma di questo intento è l’inizio di Colectiv, in cui su uno schermo nero alcune scritte bianche spiegano la situazione, a cui poi sono state aggiunte le testimonianze dei parenti delle vittime.

Inoltre il titolo – che tradotto in italiano è Collettivo – ci fa capire come la tragedia descritta sia in realtà qualcosa di più ampio che a livello sociale può riguardare tutti. Infatti i problemi politici alla base del sistema sanitario e statale possono sicuramente essere ricollegati a quelli di tanti altri paesi. La vicenda però viene affrontata esclusivamente all’interno della Romania attraverso forte serietà e voglia di stabilire la verità in quella realtà che sembra essere sempre più preoccupante.

Una cosa importante che deve essere sottolineata prima di parlare della parte tecnica è il fatto che Alexander Nanau. oltre ad essere il regista, ne è anche il produttore, direttore della fotografia e montatore.

Per quanto riguarda la fotografia il regista con la macchina da presa segue i personaggi con uno stile realistico e utilizza un montaggio lineare, al quale si aggiunge un ritmo un po’ troppo lento che però coinvolge lo spettatore dall’inizio. Dalla seconda parte, però, quando il ministro della salute cambia, si trasforma in un’opera che inizia a sembrare più pesante, ma poi riesce a non esserlo.

Questo problema, infatti, è stato risolto con l’interessante modo in cui viene trattata la vicenda: il tutto non viene solo documentato, ma attraverso l’inserimento di elementi continuamente nuovi acquista anche forti sfumature thriller e drammatiche che sembrano mescolare realtà e finzione, rendendo così il film più avvincente e vario e generando una tensione che mantiene attento lo spettatore per tutta la visione.


  • Diretto da: Alexander Nanau
  • Prodotto da: Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux, Hanka Kastelicova
  • Scritto da: Alexander Nanau, Antoaneta Opriş
  • Fotografia di: Alexander Nanau
  • Montato da: Alexander Nanau, George Cragg, Dana Bunescu
  • Casa di Produzione: Alexander Nanau Production, Samsa Film, HBO Europe, MDR, RTS, RSI, YES Docu
  • Data di uscita: 04/09/2019 (Venezia)
  • Durata: 109 minuti
  • Paese: Romania, Lussemburgo
  • Lingua: Rumeno, inglese

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